PROGETTO SKATING IN THE DARK – CAPITOLO 5

LA CONOSCENZA DELLO SKATEBOARD

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Nell’apprendimento della forma, delle dimensioni e delle diverse parti che compongono lo skateboard, per un principiante risulta necessaria una buona conoscenza della tavola, mentre per tutto il resto basta una cognizione generica relativa solo all’azione che queste compiono. Per facilitare la distinzione fra il nose e il tail riporteremo di seguito la descrizione di una tavola in cui le due parti divergono.

5.1       ASPETTI DESCRITTIVI

La tavola ha una forma allungata con le estremità posteriore e anteriore generalmente stondate e curvate verso l’alto, ovvero il tail e il nose. La parte posteriore della tavola – il tail – è più stretta, più corta e inclinata del nose che di norma è più largo, più lungo e meno inclinato. Fra il Nose e il Tail si trova la parte centrale della tavola che in base alla specificità dello skateboard, può presentarsi piatta o curvata in vario modo. La tavola da skateboard presenta poi due facce, quella superiore dove si trova il grip e quella inferiore dove sono alloggiati i due complessi sterzanti detti Truck, sui quali sono montate le ruote e i cuscinetti. Sempre nella parte centrale della tavola, poco prima dell’inizio delle parti curvate anteriore e posteriore, si trovano i fori di ancoraggio dei complessi sterzanti: quattro fori dalla parte del Tail per il Truck posteriore e quatto verso il nose per quello anteriore. La descrizione dei truck in questa fase non riveste alcuna importanza e possono semplicemente essere identificati come quelle parti dello skateboard che consentono alla tavola di curvare alle quali sono fissate le ruote.

5.2 LA PERCEZIONE TATTILE DELLO SKATEBOARD

In fase iniziale, per verificare la capacità da parte del disabile visivo di percepire con esattezza un oggetto attraverso il tatto, si dovrà permettere al non vedente di esplorare lo skateboard liberamente e di descriverlo a modo proprio. Se l’allievo per timidezza o quant’altro avesse difficoltà nel descrivere lo skateboard, l’istruttore potrà facilitarlo ponendogli di volta in volta delle semplici domande: secondo te che forma ha lo skateboard? Quale delle due facce della tavola è ruvida? La tavola è piatta o curvata? Le due estremità dello skateboard sono uguali ? Ecc.

Una volta che l’allievo ha cominciato a farsi un idea dello skateboard si passa alla descrizione dettagliata delle parti della tavola, sempre associata all’esplorazione tattile. L’apprendimento partirà dalla faccia superiore della tavola dove è posto il grip e procederà dal tail  in direzione del nose. Una volta conosciuta la parte superiore dello skateboard, ribaltandolo, si passa alla conoscenza della parte inferiore dove sono alloggiati i truck che consentono alla tavola di girare.

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Particolare importanza va data sia all’identificazione del nose e del tail sia alle viti di ancoraggio dei truck che verranno usati successivamente come punti di riferimento. Per individuare con più facilità la parte anteriore o posteriore dello skateboard è buona norma ritagliare in prossimità delle viti di ancoraggio (anteriori o posteriori) una sagoma rettangolare, triangolare o circolare sul grip.
Così facendo, quando il disabile visivo dovrà disporre la tavola con il nose orientato in direzione di marcia per assumere la posizione base – esplorando la tavola con le dita – in base a dove è posizionato il segno di riconoscimento, non avrà difficoltà nel disporre a terra lo skateboard nel verso giusto.

L’aspetto descrittivo dettagliato dei truck acquisterà importanza in una fase successiva dove all’allievo, diventato più esperto, verrà insegnato come smontare, rimontare e regolare ruote e truck per la regolare manutenzione.

A cura di:
Paolo Pica
Alessandro Gargiullo
Barbara Macali