PROGETTO SKATING IN THE DARK – CAPITOLO 7

SPINTA AL SUOLO CON UN SINGOLO DISABILE VISIVO

La spinta al suolo ha come prerequisito sostanziale la posizione base sullo skateboard e nello street costituisce l’elemento basilare che consente allo skater di spostarsi con lo skateboard esercitando una o più spinte al suolo con la gamba posteriore, rimanendo in equilibrio su quella anteriore.

7.1 IL PIANO DI LEZIONE

Fase di riscaldamento specifico

Esercizio 1

L’allievo a gambe divaricate con la tavola propedeutica a ruote bloccate in mezzo ai piedi: poggiare il piede (sinistro se regular o destro se goofy) secondo l’asse mediano longitudinale della tavola con la punta del piede posizionata sulla linea delle prime due viti di ancoraggio del truck anteriore o su quella delle viti più vicine al nose e, spostando il peso sulla gamba d’appoggio, estenderla e rimanere in equilibrio tenendo l’altra distesa fuori dalla tavola. Al comando dell’istruttore, riportare il piede a terra.

Esercizio 2

Come l’esercizio precedente ma al comando dell’insegnante invece di riappoggiare il piede posteriore a terra, passare in posizione base sulla tavola propedeutica a ruote bloccate.

Esercizio 3

L’allievo nel proprio stance in posizione base sopra una tavola propedeutica a ruote bloccate. Dalla posizione base sullo skateboard passare in posizione di equilibrio sulla gamba anteriore e piegandola progressivamente fino a poggiare delicatamente il piede posteriore a terra, simulare una spinta al suolo. Ripassando per la posizione di equilibrio sulla gamba anteriore, ritornare in posizione base sullo skateboard. Ripetere l’esercizio con due spinte di seguito; tre spinte di seguito; ecc. Lo scorrimento del piede posteriore sul bordo mediale per l’assunzione della posizione base va riproposto per la rielaborazione da parte del disabile visivo dell’apertura dell’arto posteriore successiva alla spinta.

Fase Tecnica

Esercizio 1


L’allievo con il piede posteriore a terra e quello anteriore (sinistro se regular o destro se goofy) poggiato sullo skateboard parallelamente l’asse longitudinale mediano della tavola, con la punta del piede posizionata sulla linea delle prime due viti di ancoraggio del truck anteriore o su quella delle viti più vicine al nose. Con l’istruttore posto di fianco al bordo mediale della tavola che sostiene l’allievo cingendolo per i fianchi con il braccio, spingersi di seguito facendo attenzione al mantenimento del peso sulla gamba anteriore.

Esercizio 2


Come l’esercizio precedente con l’istruttore posto alle spalle che esegue l’assistenza sostenendo l’allievo per i fianchi.

Esercizio 3

Con l’istruttore posto alle spalle che esegue l’assistenza sostenendo l’allievo per i fianchi, effettuare una serie di piccole spinte al suolo riportando il piede di spinta in posizione iniziale facendolo scivolare delicatamente a terra.

Esercizio 4

L’allievo con il piede posteriore a terra e quello anteriore (sinistro se regular o destro se goofy) poggiato sullo skateboard parallelamente l’asse longitudinale mediano della tavola, con la punta del piede posizionata sulla linea delle prime due viti di ancoraggio del truck anteriore o su quella delle viti più vicine al nose. Con l’istruttore posto di fianco al bordo mediale della tavola che sostiene l’allievo cingendolo per i fianchi con il braccio, spingersi e successivamente assumere la posizione base.

Esercizio 5

Ripetere l’esercizio precedente con l’istruttore posto alle spalle che esegue l’assistenza sostenendo l’allievo per i fianchi. Lo scorrimento del piede posteriore sul bordo mediale va mantenuto finché l’apertura dell’arto posteriore per il corretto posizionamento sul tail non venga acquisita dal disabile visivo, dopodiché va abbandonato.

Esercizio 6

Spingersi sullo skateboard nel proprio stance e assumere la posizione base con l’istruttore accanto

Esercizio 7

Con l’istruttore posto a una certa distanza che pronuncia ritmicamente dei comandi vocali, (vieni.. vieni…) spingersi da solo e successivamente disporsi in posizione base sullo skateboard fino a fermarsi in prossimità dell’istruttore. l’intensità della spinta datata deve essere proporzionale al calcolo della distanza che intercorre fra l’allievo e l’istruttore in modo tale che il disabile visivo, una volta in posizione base sullo skateboard si diriga in linea retta verso l’istruttore esaurendo la velocità poco prima di giungere nel punto dove questo è posizionato.

Esercizio 8

Aumentando la distanza che intercorre fra allievo e istruttore, eseguire l’esercizio precedente aumentando progressivamente il numero di spinte al suolo prima di assumere la posizione base sullo skateboard.

Esercizio 9

Ripetere l’esercizio precedente variando la distanza così da abituare il disabile visivo al calcolo dell’intensità di una o più spinte.

A cura di:

Paolo Pica
Alessandro Gargiullo
Barbara Macali

Bibliografia

Paolo Pica, Skate. Metodologia tecnica e propedeutica degli elementi base dello skateboard Miraggi Edizioni, Torino 2011.

Paolo Pica – Alessandro Gargiullo, Street and Transition. Approccio alla didattica dello skateboard Full Time Edizioni Sportive, Roma 2017.